Il 16 dicembre 1770 nasceva a Bonn, in Germania, una delle figure più importanti della musica di tutti i tempi: Ludwig van Beethoven.
Scriveva il compositore boemo Johann Wenzel Tomásek:
« Lo stupefacente modo di suonare di Beethoven, così notevole per gli arditi sviluppi della sua improvvisazione, mi toccò il cuore in modo insolito: mi sentii così profondamente umiliato nel mio più intimo essere da non poter più toccare il pianoforte per diversi giorni »
Da sempre animo tormentato, Beethoven fu molto colpito dagli scritti degli “Stürmer und Dränger”, Goethe e Schiller.
In particolare dobbiamo alla lettura di Schiller, una delle più belle sinfonie conosciuta in tutto il mondo: Ode an die Freude (Inno alla Gioia)
http://www.youtube.com/watch?v=vSPYFTeSmDU
“Gioia” si chiama la forte molla
che sta nella natura eterna.
Gioia, gioia aziona le ruote
nel grande meccanismo del mondo.
Essa attrae fuori i fiori dalle gemme,
gli astri dal firmamento,
conduce le stelle nello spazio,
che il cannocchiale dell’osservatore non vede.